TRAUMI SPORTIVI: IL NUOVO CENTRO ALL’AVANGUARDIA DEL POLICLINICO GEMELLI

Fino a qualche anno fa ho praticato la disciplina della danza anche cinque giorni alla settimana.
Questa grande passione mi ha regalato gioie, ma inevitabilmente anche qualche malessere fisico.

Ricordo ancora bene la volta in cui riuscii a fare la mia prima tripla pirouette sulle punte, ero così felice che ci riprovai immediatamente, ma ci misi talmente troppo entusiasmo e forza che il risultato fu una bruttissima caduta e il tutore alla caviglia per tre settimane.

Quando si pratica sport, a livello amatoriale o professionale che sia, è importante prevenire traumi attraverso un comportamento responsabile, ma ancora più importante è rivolgersi a strutture specializzate.

Nel 2019 ha aperto il CENTRO DI TRAUMATOLOGIA DELLO SPORT E CHIRURGIA DEL GINOCCHIO all’interno della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS di Roma.

A dirigere l’unità è il dottor Ezio Adriani, che da anni si occupa della Traumatologia dello Sport e della Chirurgia del Ginocchio.
La volontà è stata quella di creare un centro ultra specializzato dedicato alle patologie dello sportivo e a quelle degenerative a carico dell’articolazione del ginocchio, che permettesse al paziente sportivo di avere l’attenzione necessaria per una diagnosi precoce, clinica e strumentale e un trattamento rapido della lesione.

 

Il centro è altamente qualificato per le diverse tecniche chirurgiche praticate come per esempio:

– la chirurgia mininvasiva
– la chirurgia artroscopica
– chirurgia protesica del ginocchio

 

Inoltre nel centro vengono eseguiti interventi sul ginocchio di alta specializzazione come protesi monocompartimentali, protesi di revisione ed interventi di osteopatia e trapianto del menisco da donatore

 

Il CENTRO SI AVVALE DI TECNICHE CHIRURGICHE INNOVATIVE E LA FILOSOFIA CARDINE è:

 

Preservation joint : preservazione dell’articolazione attuata attraverso un’insieme di procedure chirurgiche e non, che migliorano la funzionalità articolare e rallentano o bloccano la degenerazione cartilaginea .

 

Questo approccio si avvale anche dell’ORTOBIOLOGIA che è una scienza che si pone l’obiettivo di sviluppare nuove terapie per promuovere la riparazione dei tessuti dell’apparato muscolo-scheletrico

Questa tecnica permette di differire gli interventi chirurgici di artroprotesi, nel caso di pazienti giovani, o di evitarli nel caso di pazienti in cui, a causa delle comorbidità, non è possibile effettuarlo.

L’ortobiologia permette all’ortopedico di avvalersi, tra gli altri, di strumenti come l’Acido Ialuronico, di prodotti autologhi del sangue con o senza leucociti (LR-PRP o LP-PRP) e delle terapie cellulari ( staminali ).

 

Nei casi, invece, in cui l’artrosi è avanzata, la preservation joint lascia spazio alla CHIRURGIA PROTESICA, attraverso la quale è possibile effettuare un rivestimento protesico parziale o totale dell’articolazioni grazie alle tecniche mininvasive.

 

Per qualsiasi ulteriore informazione vi lascio la pagina instagram del dottor @dr.Adriani , del @dr.cialdellasergio e del Centro @traumatologiasport_gemelli

#adv #gemellitraumatologiadellosport

 

Follow:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *